I N F A N Z I A M I N E R B E

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via G.Marconi 58-60, 37046 Minerbe (Vr) 0442 641550 info@infanziaminerbe.it

Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quando cresceranno,

forse lo faranno tutti

"Albert Einstein"

Se un bambino non ti chiede aiuto, non dargli il tuo aiuto. Aspetta, guarda e rimani vicino...

il lavoro del bambino è sbagliare e imparare. Il tuo è farlo sentire capace e competente ogni giorno"

"Maria Montessori"

Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quando cresceranno,

forse lo faranno tutti

"Albert Einstein"

Se unisci tutti i sorrisi dei bambini,la vita prende forma,

quella di una freccia che punta verso la meraviglia

"Fabrizio Caramagna"

SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER L’ANNO SCOLASTICO 2024/2025 PER ASILO NIDO E SCUOLA DELL’INFANZIA

Per informazioni contattate la scuola chiedendo di parlare con la Coordinatrice Lisa

Primi passi... nella scuola

«Che cosa vuol dire “addomesticare”?» «”E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami“….» «Che bisogna fare?» domandò il piccolo principe. «Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe. «In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…» tratto da Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupery.
I primi giorni di scuola (nido e infanzia) sono molto importanti. Lo sono per i bambini, ma anche per le loro famiglie. Per i piccoli, essi rappresentano uno dei primi passi verso l’autonomia, sancendo il loro ingresso nel mondo sociale, lontani dalla loro famiglia. Per alcuni bimbi esso è il primo contesto sociale extra familiare che si trovano a vivere. Anche per chi ha già frequentato l’asilo nido, l’ingresso alla scuola dell’infanzia è un bel passaggio. Cambiano gli ambienti scolastici, gli educatori che si prendono cura dei piccoli, le routine e la quotidianità delle giornate. Per mamma e papà, invece, i primi giorni di scuola dell’infanzia e/o nido sono il primo vero e proprio distacco dal piccolo, che affidano nelle mani di altre persone. Alla scuola dell’infanzia è anche la prova tangibile che i bimbi stanno crescendo, diventando sempre di più “indipendenti” dai loro genitori. Anche simbolicamente, quindi, i primi giorni rivestono un momento denso di significato per tutta la famiglia. E’ importante prepararsi al meglio ad accompagnare in maniera serena e positiva i piccoli in questa nuova avventura. Sicuramente, un buon inserimento è molto importante, per i piccoli, ma anche per le loro famiglie. Anche se l’ingresso alla scuola dell’infanzia e nido porta ai genitori sentimenti contrastanti, è importante ricordare che esso è il luogo privilegiato per sperimentare. I bambini scoprono la bellezza di stare con i coetanei e con nuove figure di riferimento. Imparano a creare e gestire le relazioni. Scoprono cose nuove. Affrontano tante esperienze diverse, sperimentando giochi meravigliosi. Imparano a confrontarsi, a discutere e a litigare in maniera costruttiva. Si conosce il mondo, con i suoi aspetti più divertenti, ma anche più difficili e complessi. Si impara a muoversi in parziale autonomia, provando, sperimentando e mettendosi alla prova. Insomma, è una grande occasione di crescita eccezionale e merita di essere vissuta serenamente perché … “Il bambino è un corpo che cresce e un’anima che si svolge” (M. Montessori)

Progetto Accoglienza

L’inserimento alla scuola dell’infanzia è un momento particolarmente delicato; ci sono bambini che per la prima volta si separano dalla famiglia per relazionarsi all’interno di un ambiente rassicurante ma più complesso, ci sono bambini che già hanno frequentato l’ambiente scolastico ma che lo ritrovano variato e devono quindi saper riadattarsi utilizzando le proprie forze naturali. In questi anni scolastici inoltre la situazione sanitaria emergenziale ha richiesto ai bambini di fare piccoli cambiamenti e le emozioni che ne sono scaturite possono essere state molto intense. Il progetto «Zeb e la scorta di baci», che ci accompagnerà in questa prima fase, è nato per affrontare con i bambini le emozioni scaturite dal «distacco» dai genitori e dall’inserimento in un gruppo di relazioni sociali.

Le Stagioni

Il progetto nasce dal desiderio di esplorare insieme ai bambini il mondo circostante, come si modifica e si trasforma nella ciclicità delle stagioni, sottolineando i cambiamenti che avvengono nel mondo animale, nella natura, nell’ambiente e nell’uomo. Lo sviluppo conoscitivo del bambino partirà dall’osservazione dell’ambiente circostante perché è toccando, osservando, gustando, ascoltando ed annusando che il bambino acquisirà le competenze prefissate. L’ambiente naturale che ci circonda è una grande risorsa tutta da scoprire ed è importante per poter star bene insieme. Come piccoli esploratori cercheremo di accogliere con stupore le meravigliose variazioni del mondo naturale legate alla ciclicità stagionale.

Il Natale

Il progetto nasce dal desiderio di esplorare insieme ai bambini il mondo circostante, come si modifica e si trasforma nella ciclicità delle stagioni, sottolineando i cambiamenti che avvengono nel mondo animale, nella natura, nell’ambiente e nell’uomo. Lo sviluppo conoscitivo del bambino partirà dall’osservazione dell’ambiente circostante perché è toccando, osservando, gustando, ascoltando ed annusando che il bambino acquisirà le competenze prefissate. L’ambiente naturale che ci circonda è una grande risorsa tutta da scoprire ed è importante per poter star bene insieme. Come piccoli esploratori cercheremo di accogliere con stupore le meravigliose variazioni del mondo naturale legate alla ciclicità stagionale.

Psicomotricità Relazionale

Il bambino, infatti attraverso il movimento e il gioco scopre il proprio corpo ed il mondo che lo circonda. Nelle relazioni con i genitori, altri adulti e coetanei, il bambino trasforma progressivamente questi movimenti in gesti espressivi, grazie ai quali impara ad esprimere i suoi stati d’animo in azioni, attraverso le quali impara a soddisfare i propri bisogni in autonomia.

Inglese

Iniziare proporre un approccio alla lingua inglese fin dalla scuola dell’infanzia è un’ottima idea che aiuterà i bambini ad essere meno in difficoltà quando arriveranno alla primaria. I bambini a quest’età possiedono una capacità di apprendimento già molto sviluppata e ricettiva, sono curiosi e propensi a sperimentare nuove attività, soprattutto se gli vengono proposte come “cose da grandi” rendendogliele, al tempo stesso, un piacevole momento di svago e di gioco.

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